Buongustaio il Papa, che apprezza Slow Food e la buona cucina!
Carlo Petrini |
Papa Francesco ha telefonato a Carlo Petrini dopo che il fondatore di Slow Food e Terra Madre gli aveva inviato una lettera e una copia dell’ultimo libro scritto. Durante il colloquio con il braidese Petrini, il Pontefice si è congratulato per il lavoro fatto con le comunità del cibo, definendolo “stupefacente” e poi ha ripercorso la storia di suo padre, che lasciò il Piemonte per raggiungere l’Argentina con il “bastimento Mafalda”, accennando alle origini astigiane e cuneesi della sua famiglia. Il fondatore di Slow Food spiega di aver provato una profonda commozione quando ha sentito la voce del pontefice: “Non avrei mai pensato, nella mia vita, di dialogare con un Papa. È stato toccante ed entusiasmante al tempo stesso”. (fonte: La Stampa)
Il lavoro di Carlo Petrini e dello Slow Food è veramente degno di nota: realtà e iniziative come questa dovrebbero nascere in Italia anche per il turismo, l'arte e per tutte quelle ricchezze che il nostro Paese ha da offrire.
Chi ha viaggiato un po' all'estero si è trovato spesso a leggere sulla guida del Paese segnalazioni su imperdibili musei o piatti tipici deliziosi, e in quel momento tanti di noi hanno pensato che in Italia di musei più ricchi e di piatti più particolari ne abbiamo mille, ma spesso non li sappiamo mettere adeguatamente su un piedistallo!
Carlo Petrini ha fatto questo: ha preso i buoni prodotti e li ha messi sul loro giusto piedistallo.
Nel 1986 fonda Slow Food, associazione internazionale non-profit che oggi conta 100 000 iscritti, volontari e sostenitori in 150 Paesi.
Slow Food opera per promuovere l'interesse legato al cibo come portatore di piacere, cultura, tradizioni, identità, e uno stile di vita, oltre che alimentare, rispettoso dei territori e delle tradizioni locali.
Il motto di Slow Food è buono, pulito e giusto. Tre aggettivi che definiscono in modo elementare le caratteristiche che deve avere il cibo. Buono relativamente al senso di piacere derivante dalle qualità organolettiche di un alimento, ma anche alla complessa sfera di sentimenti, ricordi e implicazioni identitarie derivanti dal valore affettivo del cibo; pulito ovvero prodotto nel rispetto degli ecosistemi e dell'ambiente; giusto, che vuol dire conforme ai concetti di giustizia sociale negli ambienti di produzione e di commercializzazione.
Slow Food opera sul territorio e organizza anche grandi eventi di respiro internazionale, volti ad avvicinare il grande pubblico al tema dell'alimentazione e della qualità del cibo. Citiamo ad esempio le manifestazioni biennali del Salone internazionale del Gusto a Torino (anni pari), Cheese a Bra (anni dispari) e Slow Fish a Genova (anni dispari). (fonte: Slow Food)
A Pollenzo, una frazione del Comune di Bra, nasce inoltre nel 2003 l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, anch'essa da un'idea di Carlo Petrini.
Unica nel suo genere nel mondo, offre un corso di laurea in Scienze gastronomiche, un corso di laurea magistrale in Promozione e gestione del patrimonio gastronomico e turistico ed un master di primo livello in lingua inglese in Food Culture and Communications con quattro indirizzi.
L'ateneo è organizzato come un campus universitario. Le lezioni sono tenute in inglese al primo anno ed in italiano o inglese nel secondo e terzo anno della laurea triennale e nella laurea magistrale. Le lezioni ai master sono invece tenute solo in inglese. Durante ogni anno accademico sono previsti per gli studenti numerosi stage e viaggi didattici - in media 5 ogni anno - della durata di una o due settimane presso gli operatori del settore enogastronomico e "comunità del cibo" in Italia, in Europa, e nel resto del mondo.
L'università è leader in Italia nell'attrazione di studenti stranieri, che rappresentano più 50% del totale e provengono da una cinquntina di paesi, con una prevalenza di studenti anglofoni nel programma master e di germanofoni negli altri corsi. (fonte: Wikipedia)
Per maggiori informazioni su queste meravigliose iniziative: